Dario Nishimura's Journal, 23 Feb 24

Articolo interessante. Voi che ne pensate?

I disturbi alimentari sono in crescita nei ragazzi. La soglia dell’età si abbassa sempre più e, in particolare, i problemi e la richiesta di aiuto, rispetto al passato, aumentano da parte del sesso maschile. Se prima i disturbi del comportamento alimentare iniziavano a presentarsi in intorno ai 16/17 anni, ora già la fascia dei 12/14 manifesta i primi sintomi. Si tratta di ragazzi che fanno i conti con un fenomeno nuovo: la vigoressia. “Si tratta di una forma di dismorfofobia, ovvero un disturbo dell’immagine corporea, caratterizzato dalla continua preoccupazione per il proprio fisico, che si vede poco muscoloso”

Link; https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/02/21/allarme-vigoressia-tra-i-giovanissimi-la-fissazione-esagerata-per-il-fitness-e-i-muscoli-si-fa-viva-gia-a-14-anni-ecco-cosa-si-rischia/7454309/

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Comments 
Essere esposti ai social durante un età così precoce e con un algoritmo che promuove sempre più fisicità estreme, potrebbe contribuirne non poco 
23 Feb 24 by member: Joyboy Nika
@Dario: esatto eccoci qui, pessimi genitori che abbandonano a se stessi i bambini. I discorsi sono sempre gli stessi.. una generazione che non sa fare i genitori bla bla bla ed è vero.. ne pagheranno loro le conseguenze anzi lo stanno già facendo perdendo la loro infanzia (come appena scritto sopra). @Marty: hai purtroppo ragione 😔 a me mette tanta tristezza..  
23 Feb 24 by member: blackrose81
Beh, un momento ragazzi, quello degli sport agonistici, è un "problema" sempre esistito. Forse è una deformazione, o solo un' esasperazione del concetto di sport, ma è un male necessario per competere ad alti livelli. Chi non ce la fa lascia, come mia figlia che dopo un anno di nuoto agonistico è tornata all'amatoriale. 
23 Feb 24 by member: Macstel
Siamo in un mondo dove paradossalmente se da una parte si parla tanto di inclusione, di valorizzazione delle differenze, dell’importanza di amare se stessi però dall’altra parte siamo bombardati da modelli di perfezione, perfezione che spesso nella realtà non esistono. Da standard che diventano sempre più alti. I social, anche i miei, pullulano di video di persone con fisico bellissimi, con vite fuori da qualsiasi normalità. Poi quanti video terrorismo ci sono sugli alimenti? Quanti video di spiegazioni di come fare la spesa, questo sì questo no. E l’indice glicemico, con i suoi picchi, che sembra che sia il male supremo del mondo. Uno yogurt alla fragola che diventa il preludio al diabete. Terrorismo psicologico proprio. È facile che tutti questi video soprattutto quando visti da persone troppo piccole (ma anche dai più grandi) generi ansie e paranoie. E anch’io mi rendo conto che spesso le ho. 
23 Feb 24 by member: Annamaria.Pollo
ecco, attenzione perché non sempre queste cose accadono per via di genitori imprudenti. Nelle scuole anche elementari ci sono lim, che hanno connessione ad internet, e delle volte dai racconti che senti, nei momenti di intervallo, il piú sgamato del gruppo riesce a mettere un video alla velocità della luce. C'é pure chi porta già i cellulari con connessione a scuola, ció che i genitori non consentono a casa, é accessibile fuori. Idem il parco, conosco una bimba che ai tempi del fenomeno Momo, 
23 Feb 24 by member: Welingprogress2
Welin.../Thusnelda: (Elisa, se ricordo bene). Diciamo che tralasciando i nostri percorsi personali, i dati, sia dell'OMS che degli ISS, ecc,ecc hanno sottolineato nel tempo la tendenza all'obesità in età infantile e adolescenziake. Ecco perché mi chiedevo (e ti chiedo) se questo che stiamo vivendo non sia un paradigma che, tolti gli eccessi e le distorsioni, magari potrebbe portare ad una maggiore consapevolezza del proprio corpo, e forse , diventando adulti, questi ragazzi potrebbero invertire quella tendenza... Pensiero troppo ottimista? 😆 
23 Feb 24 by member: Dario Nishimura
al parco con la nonna, ha visto sul cellulare della amichetta video che le hanno creato non pochi problemi.. Ormai le smart tv sono presenti in quasi tutte le case, non c'é filtro bambino che riesca a bloccare le prestazioni di calciatori e bodybilder. Credo che si, i genitori abbiano il dovere di sorveglianza, ma persolmente tutti i personaggi strani che entrano, arrivano da fuori, almeno nel mio caso. E cosa raccapricciante, se non vedi dei video o non conosci alcuni personaggi sei uno "sfigato", cosí 
23 Feb 24 by member: Welingprogress2
@Betta: non è vero!. Soprattutto quando prepari il gin tonic👍🏻 quello è un momento di pura giovinezza 
23 Feb 24 by member: Dario Nishimura
dissero a mio figli, quando in lacrime mi confessó che lui non voleva vedere delle cose, ma i suoi compagni lo denigravano se non li vedeva. L'unica cosa da fare coi bimbi: stare accanto a loro durante la visione e stimolare il loro senso critico. Non hanno strumenti per farlo da soli. Anche se io da piccola confesso che mi sorbivo telegiornali e trasmissioni per adulti, e mi son pian piano "rafforzata" a quel modo. Ma erano altro tipo di immagini forse, e avevo tanto tempo da trascorrere con persone reali 
23 Feb 24 by member: Welingprogress2
Dario assolutamente no, parlo per presa visione sul campo, ció che viene trasmesso non é la cultura e lo spirito sportivo, non c'é consapevolezza del corpo, anzi, al contrario, é necessario strapazzarlo. E allo spirito crescita e socialità, viene sostituita la competizione e sopraffazione dell'avversario. Lo sport in questi termini prende una connotazione distruttiva e narcisista. E risponde allo spirito contemporaneo di prevaricazione. 
23 Feb 24 by member: Welingprogress2
ma è orrendo, dei piccoli bulli😪 
23 Feb 24 by member: MartiEle222
Dario per combattere l'obesità, che riguarda forse piú la pololazione americana (in molte tavole italiane predomina ancora l'alimentazione mediterranea), l'esempio dai genitori allo stile alimentare é la migliore prevenzione. Ho portato in vacanza un amichetto di mio figlio questa estate, non aveva la possibilità di andare in ferie e l'abbiamo portato con noi, non é italiano, viveva di coca cola e nutella biscuit, alla fine con noi per forza di cose ha dovuto per la prima volta assaggiare le verdure, e bere acqua 
23 Feb 24 by member: Welingprogress2
giuro, solo merendine chiedeva, ero allibita, senza moralismi ma non potevo credere che molte verdure per lui erano novità, si che non siamo la famiglia californiana maniaca di salutismo...ovviamente, completamente dipendente dai real di youtube, l'abbiamo staccato dal telefono piú volte per portarlo in spiaggia e piscina (era abituato a guarlarlo anche di notte), insomma é stata una esperienza che mi ha fatto toccare con mano la situazione nella quale molti ragazzini crescono... 
23 Feb 24 by member: Welingprogress2
Annamaria, solo la parola inclusione mi fa ridere, sopratutto nelle scuole. La giornata dei calzini spaiati...parli poi con dei genitori all'uscita dalle scuole e ti rendi conto come stanno davvero le cose. Cosí come il sistema scolastico, putroppo tra mancanza di personale, formazione, strutture reali di sostegno, comunicazione efficace e momenti di confronto educativo con le famiglie, la vedo dura. 
23 Feb 24 by member: Welingprogress2
Sì, sono esposti a un linguaggio "senza filtri" non differenziato che appiattisce completamente le differenze evolutive tra età. Loro hanno accesso così a tutto ciò che è nostro, che appartiene al nostro mondo. Nel momento in cui la distanza tra il mondo degli adulti e quello dei bambini scompare, il rischio è di eliminare definitivamente l'infanzia, e di ritornare indietro invece che progredire. Il rischio è di ritornare al passato, ad una infanzia che vive in promiscuità con la realtà adulta. E il problema non è la mancanza di un filtro in sè, ma l'accesso precoce cui purtroppo I bambini fanno i conti. E i bambini non avrebbero nemmeno gli strumenti emotivi necessari per affrontare questo mondo che è il nostro, non il loro. Assume a tutti gli effetti i toni di un'azione violenza.  
23 Feb 24 by member: MartiEle222
I bambini, specialmente se piccoli, hanno diritto ad essere riconosciuti come ciò che sono, dei bambini, e devono viversi la loro infanzia magica e fiabesca, non avere accesso ad un mondo disincantato, crudo e violento come è il nostro. 
23 Feb 24 by member: MartiEle222
Frequento il TFA e quindi sto studiando per diventare insegnante di sostegno e nel frattempo sto facendo esperianza tra tirocinio e paritaria e si c’è ancora tanto lavoro per rendere la scuola davvero inclusiva e non solo a parole  
23 Feb 24 by member: Annamaria.Pollo
Marty, questo nel mondo ideale, che non é quello che calpestismo. Avrai modo quando avvirerà un bimbetto/a di vedere con quante cose dovrai scornarti che davi per scontata😁 
23 Feb 24 by member: Welingprogress2
Annamaria, vero, ho una amica che fa l'insegnante di sostegno, tosta come scelta, complimenti. E in bocca al lupo💪 
23 Feb 24 by member: Welingprogress2
Eli io parlavo in generale comunque 🤣. È interessante in questo senso la tesi di Postman "La scomparsa dell'infanzia". Non so se l hai letta. 
23 Feb 24 by member: MartiEle222

     
 

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